Valuta legale e attività finanziaria
Nei libri di storia si legge spesso della grandezza di
Roma imperiale come diretta conseguenza della forza e capacità militare delle
sue legioni. Raramente si fa cenno a una particolarità, talvolta considerata
secondaria, che fu, invece, all’origine della più grande floridezza degli
scambi commerciali che l’antichità avesse mai visto prima d’allora e del consenso che Roma ottenne.
La particolarità di cui si parla è attribuibile al
primo imperatore di Roma, Gaio Giulio Cesare Ottaviano Augusto, che decise di
emettere, per primo, quella che è passata alla storia col nome di moneta fiat; un tipo di moneta del tutto
sganciata da ogni logica di riserva di
valore intrinseco o di credito,
ma agganciata solo all’idea della sovranità
di chi la emetteva. La moneta in questione, emessa in seguito anche dagli altri
imperatori, garantì all’impero romano una supremazia assoluta derivante
dall’enorme aumento degli scambi commerciali che essa favorì.